Opportunità | Stampanti 3D, Smart Food e... Expo Milano 2015

Stampare cibo in casa? Sarà un gioco da ragazzi

La stampa 3D vive un periodo davvero positivo e proficuo e si stima una crescita del 40% entro il 2015. Una delle ultime frontiere è rappresentata da Foodini, una stampante 3D programmata per lavorare con materiali commestibili

Dobbiamo partire dal cibo come ricchezza, come scambio, come cultura.
Solo proteggendo il nostro cibo possiamo pensare
di salvaguardare le nostre risorse e il pianeta che ci ospita.
La produzione, la distribuzione e il consumo di cibo
ci coinvolge in maniera totale

(Carlo Petrini)

Nell'anno dedicato all'Expo 2015 che si terrà a Milano fino al prossimo mese di Ottobre, l'elemento chiave è il Cibo. Nutrire il pianeta. Energia per la Vita è lo slogan che caratterizza questa enorme vetrina culinaria, che è appunto l'Expo. Le parole chiave sono innovazione, risparmio energetico, rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali.
Quale sarà il futuro delle risorse del nostro pianeta e soprattutto del cibo che abbiamo a disposizione?

Le Esposizioni Universali però non sono solo delle vetrine, sono uno strumento formidabile per il risveglio delle coscienze e l'Albero della Vita ne è un valido esempio.
Il cibo non è un elemento fisso nel tempo, è una variabile, è una costante modificabile come il valore che si dà alla x,y nel campo della programmazione.

Una risposta all'innovazione gastronomica può arrivare dalle Stampanti 3D, ormai sempre più presenti. Una reale frontiera innovativa sul cibo e sulla sua preparazione.
Che dire, la rivoluzione culinaria è sempre più vicina e si sta interessando a tutti noi, alle nostre tavole e al nostro modo di nutrirci.

La stampa 3D vive un periodo davvero positivo e proficuo, difatti, si stima che entro la fine del 2015 il mercato crescerà ancora del 40%.
Una delle ultime frontiere è rappresentata da Foodini - disponibile già dall'inizio del 2015 – Foodini è una stampante 3D davvero innovativa, programmata per lavorare con diversi elementi contemporaneamente.

Esteticamente assomiglia molto ad un “normale” forno a microonde dotato di connessione Wifi e display touch screen capace di creare piatti complessi partendo da alimenti naturali.

Lynette Kucsma, la co-fondatrice di Natural Machines, la società spagnola che ha creato Foodini, appunto, ha affermato che Quando le persone hanno sentito parlare per la prima volta di microonde non ne hanno compreso immediatamente la tecnologia, ma ora il 90% delle famiglie ne ha uno in casa.

Afferma Lynette Kucsma: Oggi sta accadendo la stessa cosa con la stampa in 3D di alimenti, ma su una scala molto più veloce perché oggi l’innovazione tecnologica avanza molto più rapidamente e noi con lei. La distanza tra il cibo e noi, consumatori, si riduce sensibilmente e le stampanti 3D possono proprio servire a questo scopo.

Questo è il caso specifico di Edible Growth, il progetto di Chloé Rutzerveld, food designer olandese, che unisce la stampa tridimensionale agli organismi viventi. Grazie alla stampa in 3D la catena di produzione può essere molto più corta, il trasporto di alimenti verrà ridotto e si utilizzerà meno terreno per coltivare o allevare commenta Chloé.

In effetti, il processo di crescita commestibile alla base di Edible Growth fa un uso intelligente della fermentazione naturale e della fotosintesi riducendo così il trasporto, le emissioni di carbonio ad esso associate e lo spreco di cibo.

L’obiettivo del progetto di Chloé Rutzerveld, sviluppato in collaborazione con l’Università della Tecnologia di Eindhoven e TNO, è comprendere come la stampa 3D potrebbe essere utilizzata nel settore alimentare.

Secondo Chloé: Un sacco di gente pensa che i metodi di produzione industrializzati siano innaturali o malsani. Voglio dimostrare che non sempre è così. Con Edible Growth si può veramente vedere che il processo è naturale, sano e sostenibile allo stesso tempo.

Anche se il progetto di Edible è ancora in fase di sviluppo, e la stessa Chloé ammette che: Ci vorranno almeno tra gli otto e i dieci anni prima che questo prodotto possa essere sul mercato.

Intanto, siamo tutti d'accordo sul ritenere che la tecnologia cambierà le modalità di conservazione, distribuzione, acquisto e consumo di cibo.

Le stampanti 3D rappresentano proprio un ulteriore passo in avanti, verso la sostenibilità del cibo e delle risorse.
Un strumento utile da prendere sicuramente in considerazione per una crescita più equa. Bisogna essere uniti per lottare contro gli sprechi di cibo, solo così si potrà garantire cibo sufficiente e sicurezza alimentare a tutto il mondo. E non è proprio questo il tema centrale dell'attuale Expo?

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