Informazione digitale a cura di Netdesign
La gestione del tempo, una soluzione arriva dal metodo Kaizen che può insegnare come gestire il tempo nell'ottica di una crescita sincronica e sempre costante.
Settembre, si sa, è il mese dei rientri vacanzieri e come spesso accade non si sa mai come gestire il tempo nel modo giusto, sono troppe le cose da fare e troppo poco sembra essere il tempo a nostra disposizione.
Capita a tutti che, a volte, un minuto sembri durare pochissimo, quasi un secondo, mentre altre volte non è così e lo stesso intervallo di tempo sembra durare un'eternità. Spesso si dice addirittura che il tempo è un tiranno, ma se ci si fermasse un attimo a riflettere, ci si renderebbe conto che non è lui, il vero problema ma la percezione - e l'approccio - che noi stessi abbiamo del dio Kronos.
Fin dalle origini, l'uomo ha dovuto fare i conti con esso, sul come gestirlo in primis e, in un secondo momento, su come ottimizzarlo. Per questa finalità ha iniziato a costruire metodi e strumenti che gli fossero d'aiuto in questo arduo compito.
Un tempo era il sole a scandire le giornate, le ore e i minuti. Oggi, sono subentrati dei metodi sempre più precisi. Osservando dall'interno un semplice orologio si scopre facilmente come tutti gli ingranaggi siano stati messi a punto per far sì che le lancette si spostino nel modo più esatto possibile. Scandendo ogni secondo alla perfezione.
Abbiamo a disposizione strumenti in grado, non solo di calcolare il tempo, ma di perfezionarne l'utilizzo con estrema precisione. Dalla meridiana allo smartphone di ultima
generazione si potrebbe dire che il salto è breve.
In che senso?
Come migliorare la fruizione del tempo? Come gestirlo al meglio per un miglioramento continuo anche all'interno di un'ottica aziendale?
Gli anni sono passati eppure lo scopo è rimasto sempre lo stesso. Il calcolo e la gestione del tempo. Tutto si basa sul calcolo, quello 0 e 1 del sistema binario su cui sono fondati i computer sin dalla prima generazione, delle dimensioni di una stanza intera.
Oggi, per fortuna, le dimensioni si sono sensibilmente ridotte, tuttavia che sia in basso, al centro, a destra o sinistra, c'è sempre un orologio ed un calendario in ogni pc, tablet e smartphone che esista. Tutto, persino la nostra vita (che si voglia, oppure no) è gestita dal tempo che scorre via, quasi senza renderci partecipi.
È un flusso inarrestabile che possiamo arginare seguendo dei semplici passi.
Un valido aiuto sulla gestione temporale potrebbe arrivare dal lontano Oriente, dal cosiddetto metodo Kaizen.
La metodologia Kaizen è stata il traino dell'industria giapponese dal dopoguerra, con un sensibile sviluppo negli anni '80. Il termine coniato da Masaaki Imai, economista consulente sulla gestione della qualità, esportò tale filosofia anche al di fuori del Giappone, fondando nel 1986 il Kaizen Institute per aiutare le aziende occidentali nei processi di innovazione.
Nell'ottica Zen tutto è un fluire, come lo è il tempo. Non c'è rottura ma soluzione di continuità e anche la crescita lo è: migliorare poco ma ogni giorno, continuamente e lentamente ecco è questa la vision della strategia che ha dato vita al metodo Kaizen.
Un rinnovamento a piccoli passi, da farsi giorno dopo giorno, con continuità, in radicale contrapposizione con concetti quali innovazione, rivoluzione e conflittualità di matrice squisitamente occidentale.
Che cos'è Kaizen?
Kaizen è una parola giapponese che unisce due ideogrammi: quello del miglioramento (Zen) e quello del cambiamento (Kai) in un'ottica di crescita che sia lenta e costante, in contrapposizione con il pensiero occidentale e con la sua concezione di innovazione intesa come rottura con il passato.
Il Kaizen si focalizza sull’eliminazione degli sprechi: in ambito produttivo questo può significare risparmiare del tempo evitando delle azioni o dei movimenti ritenuti inutili, riorganizzando e progettando in maniera differente, ad esempio, le stazioni di lavoro in modo che ogni strumento necessario sia sempre a portata di mano dell'utente, evitando così uno spreco di tempo.
Oppure implementando delle soluzioni informatiche costruite ad hoc sui propri flussi di lavoro che permettono una precisa analisi e molteplici spunti per migliorare ed efficientare il proprio meccanismo d'impresa.
La base del rinnovamento, però non sta solo nel migliorare la fruizione del tempo, ma c'è anche quella di incoraggiare ogni persona ad apportare ogni giorno piccoli cambiamenti il cui effetto complessivo diventa un processo di selezione e miglioramento dell’intera organizzazione.
Il Kaizen è una spinta al cambiamento continuo, anche dei fattori centrali sui quali l'azienda si basa come il know how interno fondato su 4 idee:
Per Masaaki Imai applicare il Kaizen significa cambiare il sistema operativo delle aziende attraverso un percorso a lungo termine. Ciò porterà a raggiungere risultati positivi
più facilmente, cambiando le procedure standard e adottando un metodo più innovativo.
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