Click | L’AI dalla parte di Van Gogh e Picasso!

L’intelligenza artificiale ricostruisce le opere perdute di Van Gogh e Picasso, rivelando dettagli nascosti

Grazie all’AI e alle nuove tecniche di apprendimento automatico, i disegni di Van Gogh e un dipinto nascosto di Pablo Picasso sono tornati alla luce.

I disegni del pittore di Arles sono tornati alla luce grazie alla ricerca condotta dall'Università Tecnica olandese di Delft (TU Delft) e pubblicata sulla rivista Machine Vision and Applications.

Mentre, all'University College London si deve la scoperta del nudo di donna di Picasso nascosto sotto una sua celebre opera del Periodo Blu dell'artista, "Il vecchio chitarrista cieco", pubblicata sul Arxiv.

Entrambi i gruppi di ricerca hanno voluto utilizzare l'intelligenza artificiale per ricostruire dipinti rovinati oppure perduti.

L'approccio usato dai ricercatori della TU Delft guidati da Jan van der Lubbe è basato sulle reti neurali convoluzionali (Cnn), che imitano l'organizzazione della corteccia visiva animale e per questo utilizzate soprattutto per il  riconoscimento delle immagini. L'algoritmo è stato addestrato a riconoscere  e a studiare lo stile degli artisti osservando le riproduzioni di disegni originali di Van Gogh conservati nel Museo Van Gogh ad Amsterdam, in seguito utilizzato per ricostruire i disegni più rovinati.

Anthony Bourached e George Cann, dell'University College London, hanno invece utilizzato le reti neurali tradizionali, per cercare il dipinto perduto di Picasso: una donna seduta che tende il braccio sinistro e che adesso l’AI è riuscita a ricostruire.

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