Coderbot potrebbe presto diventare il futuro compagno di banco di molti bambini dai 5 anni in su e anche un collega di insegnanti e genitori. A idearlo è stato proprio un team di ricercatori dell’Università Bicocca di Milano che ha lanciato una raccolta di crowdfunding.

La racconta fondi, ospitata sulla piattaforma DeRev, ha superato la soglia dei 5mila euro, arrivando a raccogliere fino 7mila euro. L’idea così innovativa ha convinto a tal punto da ricevere un aiuto da circa 60 sostenitori, fra cui la digital energy company Sorgenia.

"Con i fondi raccolti – hanno dichiarato Edoardo Datteri, Leonardo Mariani e Roberto Previtera, rispettivamente ricercatore in Filosofia della scienza, professore ordinario di Sistemi di elaborazione delle informazioni e project manager in ambito informatico ed esperto di robotica - renderemo il CoderBot un robot ancora più funzionale e flessibile: l'interfaccia di programmazione sarà migliorata e resa adattabile in base alle caratteristiche degli utenti e agli obiettivi dell'insegnante. Crediamo che CoderBot possa diventare un utile strumento didattico al servizio della collettività e siamo molto felici che così tante persone abbiano deciso di credere nel nostro progetto".

Il piccolo robottino è dotato di telecamera, sensori di distanza, un microfono e un altoparlante e grazie ai suoi algoritmi di visione artificiale, Coderbot può riconoscere gli oggetti e i volti, muoversi nello spazio ed emettere suoni e parole.

I bambini di scuola primaria e secondaria potranno utilizzare il robot applicando non solo conoscenze tecniche, ma anche il ragionamento astratto e il metodo scientifico. I bimbi potranno così imparare e divertirsi al tempo stesso attraverso giochi che stimolano il problem solving e la capacità di ragionamento astratto.