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Grazie a Stephen Malinoski e al suo originale progetto Music Animation Machine è possibile ascoltare la musica classica come se fossero delle immagini a colori.
Nel progetto grafico, le note si trasformano in un caleidoscopio di colori, immagini in movimento, un po' come i quadri di Jean Mirò con le sue linee, le sue rette e i suoi punti. Tutto ebbe inizio da un'allucinazione nel 1971.
Il software MAM, che fu creato per la prima volta nel 1985 vide la sua versione 2.0 tra il 1986 e il 1987 anni in cui il MIDI ebbe una notevole diffusione in seguito alla commercializzazione di tastiere e sintetizzatori che supportavano il protocollo.
Successivamente, nell'estate del 2006 Malinoski riprese lo sviluppo del MAM studiando dei metodi innovativi per sincronizzare i files MIDI con l'audio per dare vita a nuove interessanti animazioni.
Con questo progetto, le note prendono vita, come dei tasti di un pianoforte, si muovono sullo schermo, da destra a sinistra secondo l'intensità del suono, come nell'equalizzatore l'altezza delle note avrà una lunghezza sonora diversa. È nato così un modo differente di ascoltare la musica anche con gli occhi.
In basso la visualizzazione grafica con MAM del brano "Mozart, Sonata for Two Pianos, K 448, first movement" su Youtube:
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