Si tratta di un prototipo di hard disk realizzato dai ricercatori del Kavli Institute of Nanoscience presso l'Università di Delft (Paesi Bassi), è il più piccolo del mondo ma anche il più capiente tanto che in esso sarebbe possibile scrivere tutti i libri del mondo. Il mini hard disk è in grado di sfruttare gli atomi per memorizzare i bit con una densità 500 volte maggiore rispetto agli hard disk attuali.

La chiave di questa sua capacità di memorizzare i bit sta in una piccola superficie di rame, sulla quale gli atomi di cloro si dispongono formando una scacchiera, infatti, ciò viene speigato con il fatto che: quando manca un atomo, si forma uno spazio vuoto, che può essere riempito trascinando gli atomi vicini con l'ausilio dell'ago di uno speciale microscopio a effetto tunnel.

Per ora questo hard disk è solo un esperimento da laboratorio, infatti funziona solo con temperature di 196 gradi Celsius sotto zero. Tuttavia, grazie a questa tecnologia, i ricercatori sono riusciti a sviluppare una memoria di un kilobyte, dove ognuno degli 8.000 bit è rappresentato dalla posizione di un singolo atomo.

Luca Trupiano, tecnologo dell'Istituto di Scienza e Tecnologia dell'Informazione A. Faedo del Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche) di Pisa afferma che: “Si tratta di un passo avanti molto importante'”. In futuro, sarà così possibile creare dei dispositivi elettronici portatili sempre più piccoli e dalla memoria infinita, proprio come questo hard disk.