Il ventiduenne olandese Boyan Slat ha inventato questa tecnologia innovativa per liberare gli oceani da tutta la plastica che li inquina. Tutto ha inizio quattro anni fa, nel 2012, quando il giovane diciassettenne, ha avuto una geniale idea per ripulire le acque oceaniche che l'incuria degli uomini riversano negli oceani. La sua idea ha così portato alla realizzazione di un bel progetto che, finanziato grazie al crowdfunding, ha raccolto oltre 2 milioni di dollari.  

Secondo il giovane si doveva per forza fare qualcosa per eliminare tutte quelle tonnellate di detriti ed, infatti, la sua tecnologia era di certo una buona soluzione, poiché poteva essere fino a 33 volte meno costosa rispetto ai metodi convenzionali di pulizia.

Il sistema da lui creato, chiamato Ocean Cleanup Array, è formato da un sistema di barriere galleggianti, ancorate ai fondali che, sfruttano le correnti marine e riescono così a filtrare i rifiuti, raccogliendoli in una piattaforma. Ovviamente, tutto avviene nel rispetto dell'ambiente. Il dispositivo simile ad un grande contenitore, è profondo tre metri e ha due lunghe braccia che servono per catturare i rifiuti.

Il primo vero test avrà luogo nel Mare del Nord e Boyan Slat afferma che se il sistema da lui ideato resisterà in questa zona battuta da correnti molto forti, allora, potrà resistere ovunque. L'obiettivo che ci si pone è quello di arrivare, nell’arco di una decina di anni, a raccogliere riciclare almeno la metà dei 154 milioni di plastica che inquinano le acque del mare. Speriamo che ci riesca.