Comunicazione | Il Capitale 2.0

Il valore della conoscenza e dei big data nella piccola e media impresa

Avete mai analizzato con specialisti le statistiche sulla vostra presenza web? Avete mai raccolto ed analizzato i big data della vostra impresa?

E’ il capitale intellettuale la forza dominante,
l’elemento più ambito della nuova era.
Nella new economy sono le idee, i concetti,
le immagini – non le cose –
i componenti fondanti del valore.”

JEREMY RIFKIN

Il valore di un'Impresa è determinato dal capitale di cui essa dispone, composto dall'insieme dei patrimoni tangibili e di quelli intangibili. I primi includono i beni fisici (mobili ed immobili) mentre i secondi rappresentano le competenze umane, il know how, l'efficienza della gestione, il brand e la natura del rapporto coi propri clienti.

Nell'economia globalizzata, a quasi un ventennio dalla nascita della New Economy, sono le idee e più in generale il capitale intellettuale una buona parte del valore di un'impresa: sono le persone, il loro bagaglio culturale, ciò che sanno fare ad essere considerati uno dei capitali più importanti di un'organizzazione.

La conoscenza e la sua gestione efficiente possono determinare il successo di un'attività imprenditoriale e in alcuni casi possono addirittura esserne il core business.

lo dimostrano gli innumerevoli progetti, bandi e contest realizzati per finanziare idee di startup innovative: le organizzazioni che finanziano si aspettano moltissimo dai giovani brillanti che vogliono avviare una startup proprio perché hanno menti allenate e predisposte alla generazione di idee rivoluzionarie, potendo di fatto contare su un proficuo capitale intellettuale.

È così che vediamo nascere quotidianamente sempre nuove imprese orientate al digitale e all'innovazione, che propongono nuove idee, stili di vita o più semplicemente nuovi approcci a problemi esistenti.

Un esempio: il trekking

Dieci anni fa non avremmo potuto analizzare con precisione l'itinerario che abbiamo seguito durante la nostra attività di trekking, oggi invece possiamo ripercorrerlo facilmente centimetro per centimetro, analizzando anche le altitudini, le condizioni atmosferiche, i suoni ambientali, la durata, il numero di passi e la frequenza cardiaca, oltre ad una stima delle calorie bruciate.
Il tutto con uno smartphone abbastanza economico. Vi sembra poco?
Tutto questo si chiama Big Data.

Il “DATO è tratto”

È possibile imparare qualcosa dal mondo innovativo tanto affine ai Big Data? Cosa imparare dalle StartUp? Come gestire al meglio il capitale intellettuale e la conoscenza digitale investendo sulla propria piccola o media impresa?

Big data, Cloud Computing e Business Intelligence

Il pianeta intelligente non è una utopia ma una realtà concreta, ed ogni giorno, migliaia di organizzazioni, sfruttano i dati generati dai loro processi per acquisire un'ampia conoscenza dell'ecosistema in cui operano.

Come per una passeggiata di Trekking.

Big data, Cloud Computing e Business Intelligence, sebbene possano sembrare misteriosi, sono soltanto dei tipi di applicazione informatica basati sul dato, applicativi che immagazzinano enormi quantità di dati per cercare di estrapolare modelli, analisi, e fare delle previsioni sugli eventi futuri.

Ma che tipo di “Big Data” può collezionare una piccola e media impresa?

È logico che le grandi organizzazioni dispongono di molti più dati da analizzare rispetto ad una PMI, ma è altrettanto vero che la PMI può perseguire azioni con l'obiettivo di generare dati utili da zero.

Avete mai analizzato o fatto analizzare a specialisti le statistiche sulle visite del vostro sito web? Avete mai gestito una campagna pubblicitaria online? Avete mai installato sul sito web un sondaggio invitando i vostri contatti a prenderne parte?

Queste ed altre azioni possono aiutarvi nell'estrapolare informazioni dal mondo reale:

  • Analizzare le statistiche relative al proprio sito web, quante visite genera? Da che tipo di utenti? Quali sono le pagine su cui gli utenti sostano di più? E le azioni compiute più spesso? Cosa si aspettano dalle pagine che visitano? Sarebbero disposti ad acquistare?
  • Digitalizzare la propria lista di contatti aumentando il numero di informazioni per singolo contatto. Gli indirizzi email in possesso sono ancora validi e funzionanti? Cosa hanno acquistato in passato i contatti? Si sono verificati malfunzionamenti o difetti nei prodotti a loro forniti?
  • Installare una newsletter ed analizzare i risultati come click ed interazioni
  • Iniziare ad utilizzare gli strumenti di advertising online per scoprire maggiori informazioni sul proprio target di riferimento e per diffondere un chiaro messaggio che pubblicizzi il Brand

Il sito web come generatore di informazioni

Il tuo sito web è uno dei generatori di informazioni più utili e più a buon mercato che possano esistere, ogni giorno viene visitato da persone che sono alla ricerca di qualcosa, di informazioni o di un prodotto da acquistare. Ti sei mai domandato come li ospiti all'interno del tuo sito web? Estrapoli le informazioni sui visitatori che navigano sul tuo sito web?

Se il tuo sito web non genera tutte quelle informazioni utili, ciò significa che c'è qualche problema e che non usufruisci di tutti i vantaggi che potresti avere. Investi concretamente sul digitale, contatta subito la tua Web Agency.

N.B. Se operi nel mondo del turismo puoi beneficiare degli incentivi fiscali previsti dal decreto del beni culturali e del turismo. Accedi agli sgravi fiscali usufruendo del Bonus turismo.


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