Non è il primo minuscolo computer ideato dall'Università del Michigan che, già nel 2014 aveva raggiunto il primato del computer più piccolo del mondo con il suo Micro Mote Michigan da 2x2x4mm, ma questo che è stato da poco creato è di certo il più piccolo computer del mondo.

Per chi non se lo ricordasse il Micro Mote (o M3) è perfettamente funzionante e in grado di conservare i dati e i programmi anche quando si sta scaricando. Tuttavia, questa volta il team di ricercatori ha superato se stesso creando un micro computer che è più piccolo di un chicco di riso!

Proprio per le sue minuscole dimensioni e per il fatto che se non viene alimentato questo minuscolo computer perde tutti i dati, i dispositivi di questo tipo sono oggetto delle critiche sollevate da Ibm e presenti in uno studio che è stato discusso in occasione del Simposio su tecnologie e circuiti integrati di Honolulu.

Difatti, Ibm ha sollevato il dubbio che i dispositivi di questo tipo possano essere definiti dei veri e propri "computer": “Non siamo sicuri che si possano chiamare computer oppure no”, commenta David Blaauw, che ha guidato la ricerca insieme a Dennis Sylvester e Jamie Phillips. "È una questione di opinioni sul fatto che abbiano o meno le funzionalità minime richieste".

I nuovi dispositivi sono troppo piccoli per avere tradizionali antenne radio, perciò ricevono e trasmettono dati grazie alla luce visibile: “Abbiamo dovuto inventare nuovi approcci per progettare circuiti che consumano poco e tollerano la luce”, ha spiegato Blaauw. Tuttavia, i ricercatori hanno anche dovuto superare altri ostacoli, come ad esempio, quello di ottenere un'efficienza elevata pur consumando poca energia, cosa che di solito aumenta la perturbazione e il disturbo dei segnali elettrici.

Al di là di tutte le critiche possibili e immaginabili, possiamo però affermare con certezza che dispositivi minuscoli come questi, siano o non siano definibili computer, potrebbero essere utilizzati in medicina.