Quello che colpisce e meraviglia di più è che due multinazionali dell'ICT abbiano scelto proprio la città partenopea e non una città del Nord per i loro investimenti tecnologici e imprenditoriali.

Apple ha scelto proprio Napoli per portare avanti un progetto che, collaborando con istituzioni locali, avrà il compito di formare giovani programmatori su dispositivi mobili. Cisco, invece, aprirà una Academy, per una formazione specialistica su tecnologie proprietarie. Le novità non finiscono qui perché ci sarà anche spazio per creare delle venture per start up.

Le motivazioni per scegliere Napoli sono varie, ne elenchiamo alcune: come ad esempio, le eccellenti realtà accademiche e di ricerca, il numero di giovani diplomati e laureati molto bravi (che però, c'è da dire che si trovano un po' ovunque), la presenza nella città delle sedi dei sei distretti tecnologici regionali ma anche, e forse soprattutto, perché c’è la possibilità di usufruire della progettualità che nascerà grazie a fondi strutturali 2014-2020.

La sfida per la città ora si fa davvero dura, se Napoli vorrà diventare la capitale dell'ICT dovrà cercare di riconvertirsi. Una riconversione economica basata sull’economia della conoscenza che deve guidare una riconversione sociale della città. Per fare questo dovrà crescere consapevolezza che il digitale rappresenta il volano di crescita più importante.

Invertire la rotta non sarà così difficile. Forza, Napoli :)