Opportunità | Comando vocale: il boom è adesso

Dalla ricerca agli acquisti on-line, sempre più persone si affidano agli assistenti vocali. Quali opportunità per il web marketing.

Esplode l'utilizzo dei comandi vocali. Scopri come queste tecnologie sono una grande opportunità per il business.

La bella voce da sola non è creatività.

Caparezza

 

In questi giorni di quarantena per il Covid-19, con milioni di persone chiuse in casa, si sta registrando un boom nell’utilizzo delle funzionalità di controllo vocale che rendono le nostre case sempre più smart e più sicure.

C’è chi cucina quella torta che avrebbe voluto preparare già tempo fa, per la prima volta, magari utilizzando il supporto di Alexa per la scelta degli ingredienti.

Chi avendo la possibilità di lavorare da casa con lo smart-working, chiede al proprio assistente di aggiornare la lista della spesa mentre prepara le slides per il prossimo meeting.

Chi dedicandosi alla disinfezione della casa combatte il Coronavirus, supportato dai consigli del proprio assistente smart.

Come osserva l’analista Jonathan Collins: "Una casa più intelligente può essere una casa più sicura".

Aggiunge poi che: "La voce ha già fatto notevoli passi in avanti nello spazio domestico intelligente, e il controllo vocale consente di evitare di toccare smartphone e telecomandi, interruttori della luce, termostati, maniglie delle porte e altro ancora, oltre a poter essere sfruttato per fare shopping online e cercare informazioni sul web".

Con la voce, infatti, non è necessario toccare necessariamente i dispositivi tecnologici e si possono dare comandi ai nostri assistenti vocali, come Amazon ECHO, Google HOME, ecc. ecc.

Negli USA, la percentuale di persone che effettua ricerche tramite dispositivi di comando vocale è aumentata del 128,9% dal 2016. Inoltre, si stima che entro la fine del 2020, ben il 50% di tutte le ricerche online avverrà attraverso comandi vocali.

Per quanto riguarda, invece, il trend di crescita del mercato italiano è paragonabile o addirittura superiore a quello dei principali paesi europei, anche se in termini assoluti, il divario da colmare è ancora ampio.

Insieme al mercato crescono anche il livello di conoscenza e la diffusione degli oggetti connessi nelle case degli italiani: il 59% ha sentito parlare almeno una volta di casa intelligente e il 41% possiede almeno un oggetto smart, con le soluzioni per sicurezza (come sensori per porte e finestre) in prima posizione.

L’utilizzo dei dispositivi di comando vocale sono, perciò, sempre più comuni nelle nostre abitazioni e il loro impiego è destinato a crescere in modo esponenziale nei prossimi anni.

Ed è certo che dispositivi vocali come smart speaker stanno registrando un vero e proprio “BOOM” in questi ultimi tempi.

Su un articolo apparso su La Stampa alcuni mesi fa si evidenzia che: “Via via che gli utenti interagiranno con assistenti come Alexa o Google Assistant, crescerà il commercio legato alla tecnologia vocale con un volume di affari pari a 80 miliardi di dollari all’anno su scala globale. A beneficiarne sarà soprattutto il settore relativo al trasferimento di denaro e quello dei beni e servizi digitali”.

L’Intelligenza Artificiale (AI) abilita lo sviluppo di innumerevoli applicazioni per la Smart Home in grado di generare nuove opportunità di business per le imprese e di fornire un supporto concreto alle persone all’interno dell’abitazione.

“Sono tre i ruoli principali che l’AI può giocare in questo mercato – analizza Giovanni Miragliotta, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Internet of Things -. Gli algoritmi di machine learning possono agire dentro gli oggetti connessi, migliorandone le funzionalità ed elaborando i dati senza la necessità di passare dal cloud.

L’AI, poi, può migliorare ulteriormente il funzionamento e la capacità di comprensione degli assistenti vocali e si candida, infine, a diventare una vera e propria governante delle nostre abitazioni. I tre approcci non sono mutualmente esclusivi, ma anzi possono (e devono) essere sviluppati in maniera congiunta e integrata tra loro per liberare appieno il potenziale dell’Intelligenza Artificiale all’interno delle nostre abitazioni”.

Come si può leggere sul sito di And Italia: “Entro il 2030 saranno presenti su un qualunque sito aziendale o di un libero professionista. Già adesso troviamo esempi pratici di quanto questi assistenti, quali Siri, Alexa, Google, siano usati ogni giorno per ogni minima cosa. Oggi siamo in grado di progettare assistenti dedicati alle tue esigenze specifiche, per rendere più efficiente ed efficace la comunicazione il tuo servizio clienti. L’assistente vocale avrà un ruolo fondamentale anche nella raccolta dati dei consumatori, per capirne meglio le esigenze, e offrire le soluzioni migliori.”.

E tu cosa stai facendo per rendere il tuo e-commerce più “user-vocal-assistant”?

Se la risposta è niente, allora, c’è qualcosa che dovresti sapere.

Questo tipo di tecnologie sono una grande opportunità per le aziende che va colta con largo anticipo, anche Netdesign sta già investendo su queste soluzioni per una completa integrazione tra web e vocal assistant.

 

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