Inge Feltrinelli, una grande donna che voleva cambiare il mondo con i libri, si è spenta ieri. La camera ardente sarà aperta oggi dalle 10 alle 14 nella Sala Alessi di Palazzo Marino, sede del Comune di Milano.

La sua è stata una vita straordinaria in cui c'è tutta la storia del Novecento sia italiano che europeo. Figlia di ebrei tedeschi, Inge Schoenthal Feltrinelli, nasce in Germania il 24 novembre 1930, naturalizzata italiana, era "un vero vulcano di idee, curiosità, gentilezza" come l’ha definita Amos Oz.

Così si legge in un comunicato della casa editrice: “I libri sono tutto, i libri sono la vita", ed è stata una vita circondata da libri, librai, editori, scrittori e lettori quella di Inge Schönthal Feltrinelli, Presidente della Casa editrice Giangiacomo Feltrinelli e icona della cultura del '900, che ci ha lasciati all'età di 87 anni”.

Giuseppe Scala, sindaco di Milano, in un post sulla sua pagina Facebook la ricorda così: "Inge Feltrinelli è stata una vera protagonista della vita culturale e sociale della nostra città. Accolta come solo Milano sa fare, Inge ha condiviso valori, passioni e problemi del nostro essere comunità. Curiosa di temi e dotata di una intima allegria, ci ha dato anche molto assicurandoci una continua visione della vita culturale aperta al mondo - ha concluso -. A me mancherà molto, ci legava una profonda stima ma, soprattutto, un grande affetto".

Una donna forte, fonte di ispirazione per le attività dell'intero Gruppo, Inge Feltrinelli è stata una guida molto esigente ma anche lo sguardo più innovativo, che ha sempre difeso l'indipendenza e l'autonomia della cultura e di tutte le manifestazioni di pensiero libero: “Fotografa, fotoreporter, grande appassionata di moda, di arte e di ogni forma di creatività, aveva difeso con coraggio la stessa esistenza della Casa editrice Feltrinelli, alla scomparsa del suo fondatore. Ci lascia una donna che sapeva distinguere la qualità e che ha portato in Italia e a Milano, nel corso degli ultimi cinquant'anni, scrittrici, scrittori, editori, intellettuali internazionali animando un contesto di inestimabile ricchezza”.

Una donna così non la si potrà dimenticare mai. Addio, Inge.