Informazione digitale a cura di Netdesign
Nasce il progetto europeo Creep che ha come fine quello di proteggere i giovani contro il cyberbullismo del branco digitale
Il progetto Creep avviato in Trentino, promosso e finanziato da Eit Digital, si propone di allargare nei prossimi anni il suo raggio di azione in Italia ed Europa.
Fondato su tecnologie e soluzioni avanzate di intelligenza artificiale: “riesce ad individuare sul nascere e a previene gli effetti del cyberbullismo tramite il monitoraggio dei social media con assistenti virtuali attivi h24, i chatbot”. Creep infatti si avvale in particolare di un software di analisi semantica, che aiuta ad analizzare i social network grazie all'intelligenza artificiale.
Ecco nello specifico come funziona Creep: “Un chatbot, un assitente virtuale, pone domande alla potenziale vittima di cyberbullismo fornendo un primo supporto e individua il bullo della Rete, cercando di persuaderlo a desistere, spiegandogli perché sbaglia”.
Come spiega Serena Bressan project manager della Fondazione Kessler, che ha coordinato il progetto: “Le vittime di cyberbullismo sono prese di mira non soltanto sui social network più noti, ma anche su piattaforme meno note, come ThisCrush. Con Creep, riusciamo non solo a 'proteggere' i ragazzi bullizzati, ma anche a persuadere gli autori a desistere: capiscono che la Rete non è terra di nessuno”.
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